domenica, dicembre 23, 2007

convertitevi e credete al vangelo, ma con calma

Convertirsi al cattolicesimo ai tempi di Ratzinger è un po' come scoprire i Genesis dopo Invisible Touch.

In generale poi comincio a sospettare che abbia ragione il Lama: se ognuno si tenesse la sua confessione religiosa, le cose andrebbero meglio. E' che i neoconvertiti mi sono sempre stati un poco sulle palle, il loro zelo francamente mi irrita.

E' una questione di vitello grasso. Nessuno me ne ha offerto uno mai. Uno si fa dieci anni di catechismo, prende messe tutte le sante domeniche e feste, si legge il Vangelo, si legge la Bibbia, ascolta le noiose omelie di centinaia di preti noiosi, e tutto questo per cosa? Solo per arrivare nel 2007 a doversi sorbire le prediche da Giuliano Ferrara, uno che probabilmente non sa distinguere le virtù cardinali dalle teologali, il Deuteronomio dai Numeri, il secondo Libro di Samuele dal primo delle Cronache, Sant'Antonio Abate da Sant'Antonio di Padova.

Potevate dirmelo subito. Adesso mi faccio pagano per 4-5 annetti, poi torno e vi spiego il Vangelo passo a passo, ok?

1 commento:

  1. forse era meglio se avessimo usato gli anni della giovinezza in altro modo, invece che andare a far dondolare il turibolo durante le messe solenni....

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