giovedì, gennaio 10, 2008

La benzina costa troppo poco

di Pepi Katona
In questi giorni le prime pagine dei giornali parlano di record del prezzo della benzina. Sbagliano. L’allarmismo a un tanto al litro si scontra contro i dati ma anche contro i valori in gioco.
È chiaro che la benzina costa molto. Da alcuni anni il prezzo del petrolio continua a salire e in un decennio ha decuplicato la sua quotazione.
Non è decuplicato invece il prezzo dei carburanti. Non è decuplicato per diversi motivi, tra i quali pesa in fatto che buona parte del prezzo finale è costituito dal peso fiscale, il quale non segue - se non nell’Iva - gli andamenti del greggio.
A titolo di esempio, dopo lo shock petrolifero del ’73-’74 la benzina costava più di oggi e nel 1975 il prezzo medio era - depurato dall’inflazione e trasformata la lira in euro - di 1,429 euro al litro.
Nel 1980 la benzina costava 1,54 euro al litro. Nel 1985 costava 1,504 euro al litro.
Questi prezzi citati sono le medie annuali, quindi sono state “smussate” le punte.
A ciò va aggiunto il valore reale, non misurabile sul prezzo, del litro di benzina. Venti o trenta anni fa le automobili con un litro di benzina facevano poche cose. Consumavano come petroliere, e solamente la minuscola Fiat 500, tra una doppietta e l’altra, riusciva ad avvicinarsi ai 20 chilometri al litro. E quelle auto inquinavano come ciminiere.
Oggi, quel litro di benzina offre molti più servizi. Con un litro si fanno più chilometri, godendo d’estate la frescura dell’aria condizionata, seguendo le indicazioni del navigatore, ascoltando la musica contenuta in un pacco di compact disc, nella sicurezza dell’airbag e dell’Abs. Nel bilancio familiare, la benzina e il gasolio hanno un peso assai minore rispetto a venti o trent’anni fa.

via e-gazette

1 commento:

  1. Un pdv interessante...ma c'è qualcosa che mi lascia perplesso.
    Ora me lo stampo, ci ripenso e poi vedo se sgamo la cazzata...

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