martedì, maggio 01, 2018

'A campagna è sulamente rine rutt' e niente cchiù.

Con la pioggia o se esce il sole
chi è bracciante di San Nicola
con la sua bottiglia di vino
tutto il giorno va a zappare.

"Campagna, campagna,
com'è bella la campagna".



Ma è più bella per il padrone,
che si riempie le tasche d'oro
e per la signora sua padrona
che s'ingrassa sempre più.

Ma chi zappa questa terra
per un boccone di pane nero,
in campagna si ritrova
fradicio d'acqua e rotto in culo.

"Campagna, campagna
come è bella la campagna".

(C'è stato un momento brevissimo, in cui i lavoratori si ritrovarono in eredità la musica più complessa e ai ricchi toccavano le canzonette stupide. Forse fu solo un equivoco. Ma fu fantastico. Buon primo maggio).

Con la pioggia o se esce il sole
per tirare la carretta
pure il figlio del bracciante
insieme al figlio va a zappare.

"Campagna, campagna
come è bella la campagna".

È più bella per le figlie
del padrone del podere
che ci vengono soltanto
con gli amici a divertirsi.

Ma per il figlio del bracciante
la campagna è un'altra cosa
la campagna è solamente
schiena a pezzi e niente più.

"Campagna, campagna,
come è bella la campagna".

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